S’impara giocando nella scuola dell’infanzia

S’impara giocando nella scuola dell’infanzia

Il cibo è importante non solo dal punto di vista della nutrizione, ma anche e soprattutto da quello della relazione: fin dalla gravidanza, infatti, la mamma instaura una relazione con il bambino nutrendolo attraverso il cordone ombelicale. Dopo la nascita lo stretto rapporto tra nutrizione e relazione prosegue attraverso l’allattamento. Allattando, o porgendo il biberon, la mamma e il papà comunicano il proprio amore per il figlio, accogliendolo tra le loro braccia e facendolo sentire protetto. In seguito, con lo svezzamento, i genitori continuano a prendersi cura dei loro bambini scegliendo e proponendo cibi adeguati e creando routine alimentari piacevoli e rassicuranti. Gli aspetti psicologici dell’alimentazione non sempre vengono considerati: al cibo, però, sono legati significati emotivi, dipendenti dallo stile di vita, dall’educazione o da esperienze personali.

Il cibo non è un premio!

Lo svezzamento rappresenta, all’interno del percorso di crescita del bambino, una delle prime esperienze di autonomia e fornisce la possibilità di sperimentare nuovi sapori, colori e consistenze. Il pasto dovrebbe rappresentare per la famiglia un momento piacevole. È importante educare i bambini a riconoscere la sensazione di fame come segnale fondamentale che deve guidare la loro richiesta di cibo e la sensazione di sazietà come ciò che deve farla cessare. È quindi opportuno evitare di utilizzare gli alimenti come forma di ricompensa o di punizione (“Se fai il bravo ti compro il gelato”, “Sei stato cattivo, quindi niente torta”) perché il cibo deve essere associato solo alla sensazione di fame. Spesso i genitori provano a consolare il bambino che piange mettendogli in bocca il biberon o dandogli un biscotto o una caramella, che già di per sé risultano gradevoli, in questo modo però insegnano al piccolo a considerare il cibo come una cura per tutte le esperienze sgradevoli. A questi alimenti graditi il bambino associa il senso di piacere proprio della lode, del premio, quindi li preferirà senz’altro alla carne, alle verdure o ad altri cibi di primaria importanza.

È importante per i genitori conoscere la relazione fra fattori emotivi ed alimentazione in modo tale da poter aiutare i loro bambini a sviluppare una sana relazione con il cibo che durante la crescita potrà rappresentare per loro un fattore protettivo rispetto allo sviluppo di problematiche alimentari.

Info: Centro Kairos in Via F. Bocchialini n. 4 (43125 )Parma
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