Pidocchi bambini, come cambia la riammissione a scuola

Pidocchi bambini: perchè e come cambia la riammissione a scuola. Da quest’anno scolastico non è più necessario presentare il certificato medico di avvenuto trattamento, per tornare tra i banchi.
Disperazione di bambini e genitori, chi di noi non li avuti?
Il signor pidocchio è un parassita, piccolo e fastidioso, e la sua presenza non è da mettere in relazione all’igiene personale, perchè si trasferisce da un ospite all’altro, semplicemente per contatto. Sebbene non sia pericoloso, è davvero molto fastidioso.
Con l’Ausl di Parma impariamo a conoscere chi è, come si trasmette, come ci si difende, fino alla sua eliminazione.
Il pidocchio è un piccolo parassita dell’uomo. Si tratta di un fastidioso insetto di circa 2-3 millimetri di lunghezza, che può infestare il cuoio capelluto o, più raramente gli abiti e la biancheria, se a colpire è la variante che si è evoluta specializzandosi nell’infestazione dei giacigli e del vestiario. L’insetto si ciba di sangue, non è pericoloso (a meno che le piccole punture si infettino), ma è, appunto fastidioso. Ed è anche molto temuto dai genitori, visto che tra i bambini si diffonde con più facilità. La sua presenza, come ha stabilito anche l’Isitituto Superiore di Sanità, non è da mettere in relazione all’igiene personale, perchè l’insetto si trasferisce da un ospite all’altro, semplicemente per contatto.
Proprio per queste sue caratteristiche, l’infestazione è uscita dall’ambito medico e, nel caso dei pidocchi nei bambini, rimane l’obbligo di sospendere la presenza in classe durante la disinfestazione, ma il ritorno non ha più necessità di un visto medico. Occorre allora conoscere meglio questo parassita.
CHI E’?
Il pidocchio è un insetto appartenente all’ordine Anoplura, può sopravvivere fino a un mese e mezzo circa sul cuoio capelluto riproducendosi. Le zone in cui ama insediarsi sono quelle della nuca, delle tempie e dietro le orecchie. Raramente si può trovare anche sulla barba e sulle sopracciglia. Le femmine del pidocchio possono arrivare a deporre oltre 100 uova durante il loro ciclo vitale. Le uova si chiamano lendini e si schiudono dopo 6-10 giorni, dando origine a larve che poi si trasformano in pidocchi adulti. Attenzione, qualcuno potrebbe confondere le lendini con la forfora: in realtà basta un piccolo trucco per non sbagliarsi. Mentre la forfora può essere facilmente rimossa soffiando sul capello, il pidocchio, che aderisce in modo resistente alla superficie della capigliatura, può essere tolto solo sfilandolo manualmente.
COME SI DIFFONDE?
Il pidocchio non è in grado di volare e saltare. La trasmissione della pediculosi può avvenire secondo due modalità. La prima con il passaggio da una testa all’altra solo se le due persone sono molto vicine tra loro e la seconda con lo scambio di indumenti o l’uso comune di oggetti personali, come ad esempio spazzole, fermagli per capelli, pettini, cuffie da bagno e oggetti simili, oppure quando si viene a contatto con biancheria altrui, dalle lenzuola, alle federe, dalle coperte agli asciugamani o agli accappatoi.
COME EVITARLO?
Non esiste alcun prodotto in grado di prevenire l’infestazione, è però utile acquisire la buona abitudine di controllare il capo con regolarità, almeno una o due volte la I settimana e di tenere separati gli indumenti ed effetti personali da quelli degli altri, soprattutto a scuola, in piscina o in palestra.
IL PRURITO
Le larve e gli adulti pungono ripetutamente il cuoio capelluto, irritandolo e scatenando un prurito fastidioso, tipico sintomo della pediculosi, anche se non sempre presente. La sua comparsa, inoltre, è spesso tardiva. Solo alcune settimane dopo il contagio si fa insistente, dato che la frequenza di punture continua ad aumentare. In questo periodo di tempo sintomatico è quindi molto facile trasmettere involontariamente la pediculosi a familiari o amici, che a loro volta non si accorgono di esserne rimasti colpiti.
COME SI ELIMINA?
Il pediatra o il medico di famiglia sono a disposizione per indicare il trattamento più idoneo per risolvere il problema. Dopo il trattamento, è anche indispensabile rimuovere tutte le lendini, sfilandole dai capelli con un pettine a denti fitti. L’intera operazione va ripetuta dopo 7-10 giorni. è bene controllare tutte le persone venute in qualche modo a contatto con chi ha la pediculosi, a partire dai familiari.
ALCUNE ISTRUZIONI UTILI
Non è necessario effettuare la disinfestazione degli ambienti: il parassita, allontanato dalla testa, non sopravvive a lungo. – In caso di infestazione, comunque, è necessario eseguire un’accurata pulizia di tappeti, divani, cuscini. – Lenzuola, federe, asciugamani, vestiti e giocattoli di stoffa devono essere lavati almeno a 60° o tenuti per 10 giorni in sacchi di plastica. – Pettini, spazzole e fermagli possono essere immersi per 10 minuti in acqua bollente. – Tutti gli altri oggetti che non possono essere lavati o disinfettati devono essere lasciati all’aria aperta.
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