Scuola, la ripartenza in Emilia-Romagna

Scuola, la ripartenza in Emilia-Romagna

Il presidente della Regione all’inaugurazione delle 75 aule realizzate alla Fiera di Bologna, unico caso in Italia. Oggi al via anche la campagna di comunicazione della Regione “Torniamo tutti a scuola”. Il saluto dell’assessore Salomoni: “L’anno inizia con fiducia”


“Finalmente si riparte. La scuola è un patrimonio, uno degli assi portanti, dei pilastri di questo Paese: era importante riaprire, ci auguriamo e siamo fiduciosi che tutto possa andare per il meglio”.

Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che questa mattina, in occasione del primo giorno di scuola per alunni e studenti dell’Emilia-Romagna, ha partecipato all’inaugurazione della “Scuola in fiera”, a Bologna.

“Due giorni fa- ha ricordato Bonaccini- Vasco Rossi ha detto che aprire una scuola è condannare l’ignoranza, io la penso esattamente come lui. Abbiamo riaperto pressoché tutte – o quasi – le attività economiche, diverse già da parecchi mesi, era indispensabile e doveroso far ripartire l’anno scolastico. La scuola è un patrimonio, uno degli assi portanti, dei pilastri di questo Paese, per il contributo che dà, certo, alla crescita educativa, conoscitiva e di apprendimento. Ma non solo. La scuola- ha sottolineato- è anche socialità, stare insieme, confrontarsi. Certo, non sarà un anno semplice, ne siamo consapevoli. Come Regione stiamo facendo, e abbiamo fatto, tutto il possibile, sapendo che la scuola è statale, non regionale. Ma ci siamo dati da fare, e devo dire che qui c’è anche l’esempio di come potrà essere la scuola del futuro: spazi belli, dove si può stare distanziati e in piena sicurezza. Dopodiché, credo sia l’unico caso in Italia di una Fiera in cui una parte degli spazi viene predisposta per la scuola. Un’eccezione, certo, visto il momento, e noi vogliamo che tornino presto le condizioni affinché tutti i ragazzi e le ragazze possano tornare nelle loro scuole, ma certo la dimostrazione della volontà comune di riprendere un percorso interrotto per troppo tempo”.

Bologna, che con il progetto “Scuola in fiera” nel padiglione 34 ospita in 75 aule 1.600 studenti di tre istituti superiori, ma anche tutte le altre province dell’Emilia-Romagna: l’intera Giunta regionale e la Regione, infatti, questa mattina era presente sul territorio, da Piacenza a Rimini, in 22 istituti diversi, per ripartire insieme agli studenti, ai docenti e a tutto il personale scolastico. E sempre oggi ha preso il via la campagna di comunicazione della Regione, “Torniamo tutti a scuola”, con uno spot radio, uno spot tv, una locandina, banner per testate web e un sito – www.torniamoascuolaer.it – in costante aggiornamento, su cui trovare le informazioni utili per il rientro in sicurezza.

Un impegno, quello della Regione, che Bonaccini ha voluto ricordare: “Era importante riaprire: abbiamo lavorato molto, con Comuni e Province, la Città Metropolitana di Bologna, l’Ufficio scolastico regionale e un tavolo settimanale con i sindacati e i dirigenti scolastici. Abbiamo cercato di mettere insieme più temi, come il trasporto pubblico e i protocolli sanitari, e di lavorare in sinergia con tutti gli assessorati coinvolti”.

“Ci auguriamo- ha proseguito il presidente- che tutto vada per il meglio; certo, qualche quota di rischio necessariamente c’è, ma non potevamo tenere a casa ancora i nostri ragazzi. Un pensiero particolare va a chi insegna: dobbiamo gratitudine ai tantissimi docenti che in questo Paese ci permettono di ripartire e mettono sé stessi al servizio di un percorso educativo, sapendo anche quali rischi si corrono nel momento in cui si riparte”.

Anche dall’assessore regionale alla Scuola e Università, Paola Salomoni – presente con il presidente a Bologna – è arrivato il saluto e l’augurio: “In Emilia-Romagna l’anno scolastico comincia con molti tasselli già a posto. Come poi tutti sanno, ci sono procedure che richiedono ancora un po’ di tempo per arrivare a compimento, come quella del reclutamento dei docenti. Però- ha rimarcato l’assessore- l’anno inizia con fiducia. Le istituzioni continuano a lavorare, ora entrano in gioco i veri protagonisti: gli studenti, il personale e le famiglie”.

 

Condividi

Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati .*