Prendersi cura delle persone a tavola

Prendersi cura delle persone a tavola
La correlazione tra corretta alimentazione e migliore qualità di vita è ormai ampiamente dimostrata. Oggi su Bimbi Parma ne parliamo con la nutrizionista Sara Tagliaferri. 
Alimentarsi in modo sano ed equilibrato rappresenta il gesto più semplice per prendersi cura non solo di noi stessi, ma anche delle fasce di popolazione più delicate. In particolare diventa un modo per preservare lo stato di salute delle persone più fragili e sensibili, che altrimenti, alimentandosi in modo inadeguato e non sufficiente, rischierebbero di andare incontro a malnutrizione, per difetto o per eccesso. Nutrizione per un bambino significa accrescimento adeguato, sviluppo neuro-psicologico corretto, costruzione di un buon stato di salute, durante l’infanzia ma anche durante l’età adulta. Per un bambino nutrirsi non significa quindi soddisfare solamente una necessità biologica, ma è un momento ricco di valenze affettive, psicologiche e relazionali. Per definire le modalità per una corretta alimentazione bisogna considerare le diverse fasce di età e fasi della vita, caratterizzate da esigenze nutrizionali e competenze fisiologiche e comportamentali in evoluzione.Perché è importante porre attenzione sull’alimentazione già dalle prime fasi della vita? 
La promozione della salute inizia già da piccoli. Nei primi anni vengono gettate le basi per uno stile di vita sano, sulle quali si potrà costruire durante la vita da adulti. Già da bambini vengono adottati valori e norme ambientali in correlazione con l’alimentazione e la salute che poi influenzeranno il comportamento e lo stile di vita nell’età adulta, la composizione della dieta, la distribuzione degli apporti all’interno della giornata, le porzioni, le modalità di consumo degli alimenti, oltre all’acquisizione di uno stile di vita attivo o sedentario, possono indurre un complessivo comportamento alimentare adeguato o inadeguato anche in età adulta. Nei paesi occidentali, è stato riscontrato che un numero elevato di decessi in età adulta è legato a problemi che derivano da eccesso di alimentazione e da cattive abitudini alimentari e di vita, che si sono generate in molti casi fin dalla giovane età.
Secondo gli esperti del settore, sono possibili azioni preventive mirate a modificare alcuni comportamenti e abitudini dello stile di vita, motorio e nutrizionale, ma perché siano efficaci e durature devono iniziare nelle primissime fasi della vita. Come ha ricordato il Dott. Maffeis durante una conferenza “i primi anni di vita sono una finestra temporale importantissima nello sviluppo dell’organismo… Mangiare bene durante l’età evolutiva è molto utile non solo perché garantisce un corretto accrescimento e sviluppo nel bambino, ma anche perché garantisce una difesa dalle malattie metaboliche e non che potremmo incontrare nelle età successive”. L’acquisizione e il mantenimento di abitudini nutrizionali adeguate costituiscono una condizione irrinunciabile per il benessere delle presenti e future generazioni.  Durante i primi anni di vita sono i genitori che decidono che cibo offrire ai loro piccoli. Con questa scelta di alimenti i bambini sviluppano in seguito il gusto e le preferenze. Generalmente il dolce è l’unica preferenza che i bambini si portano dalla nascita, gli altri gusti li impara.  In questo contesto i genitori e le altre figure di riferimento fungono da esempio e svolgono un ruolo molto importante e determinante per la crescita adeguata di un bambino sano… che domani sarà un adulto sano.

Sara Tagliaferri, biologa nutrizionista dell’Associazione Mamma Trovalavoro

Sara Tagliaferri

Laureata in Biologia presso l’Università di Parma nel 2005. Dopo alcuni anni di studio nel campo ematologico ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Scienzesara tagliaferri della Prevenzione ed in particolare si è occupata di studiare gli effetti tossici di una classe di contaminanti ambientali ed alimentari sul sistema nervoso in via di sviluppo. Al momento è specializzanda in Scienze dell’Alimentazione presso l’Università di Milano e collabora con l’Università di Parma, dove è assegnista di ricerca e si occupa della valutazione del rischio di contaminanti alimentari.  Svolge attività libero-professionale come consulente nutrizionale per piani alimentari individuali e mirati ad esigenze e problematiche specifiche. L’esperienza che sta maturando la portano a credere che una sana e corretta alimentazione, insieme ad un appropriato stile di vita, possano contribuire positivamente ed in modo incisivo a migliorare lo stato di salute, e soprattutto a costruire corrette abitudini sin dall’infanzia per prevenire patologie o disturbi durante la vita dell’adulto. La collaborazione con l’associazione Mamma Trovalavoro è una nuova esperienza e una sfida che accoglie con entusiasmo, perché rappresenta un’occasione originale e potenzialmente molto utile per conoscere le criticità dei genitori nell’approccio nutrizionale con i loro figli, e per diffondere consigli per una sana e corretta alimentazione come strumento per crescere un adulto sano ed in salute.

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