Musica e apprendimento

Già nell’articolo uscito sulla rivista “La Città dei Bimbi” avevamo evidenziato come la musica sia lo strumento forse più potente per promuovere una crescita armonica del corpo, della mente e della personalità. Anche in età adulta, ma soprattutto durante l’infanzia e l’adolescenza, il nostro cervello è sottoposto a trasformazioni e riadattamenti sotto la spinta dell’esperienza vissuta, ma il rischio è sempre quello di allenare le nostre abilità in modo unidirezionale, senza dare la dovuta importanza ad un funzionamento armonico generale della persona.
Ci sono molti studi che dimostrano con chiarezza come l’attività musicale sia in grado di fare leva su caratteristiche generali (attenzione, percezione, memoria, emozioni, attitudini relazionali) per stimolare contemporaneamente un ampio spettro di abilità, non solo musicali, fra loro interconnesse e complementari.
La tentazione per il genitore, però, è quella di incanalare gli studi musicali dei propri figli verso una specializzazione troppo precoce, volendo “approfittare” nelle straordinarie capacità di apprendimento dell’età infantile. L’esempio tipico è l’avviamento allo studio di tipo accademico di uno strumento musicale già dalla prima infanzia. Occorre stare attenti!
Per quanto lo studio di uno strumento musicale o della tecnica del canto siano attività di grande stimolo per l’intelligenza musicale, se proposte in modo intensivo e, soprattutto, esclusivo in giovanissima età, senza un’adeguata educazione della musicalità complessiva del bambino, possono essere causa di frustrazione e successivo rifiuto dello studio della musica, oltre a non produrre quei benefici su larga scala che una pratica musicale giocosa, esplorativa, multisensoriale e differenziata garantisce.
Inoltre, è fondamentale nella prima infanzia (0-5 anni) che la musica sia un’attività praticata all’interno della famiglia, come occasione di gioco e di relazione. Solo in questo modo l’attitudine musicale emerge nella sua completezza ed influenza positivamente tutte le aree di funzionamento (mentale e corporeo) della persona.
Analogo effetto si ottiene nelle fasi successive dell’infanzia e della prima adolescenza, proponendo attività musicali “ad ampio spettro” da svolgere nel gruppo dei coetanei, differenziando il contributo di ciascuno in base alle sue attitudini e peculiarità. Una sorta di apprendimento cooperativo in ambito musicale, che alimenta in ciascun partecipante l’autoconsapevolezza e il piacere della relazione con gli altri.
Di Paola Mangiarotti
(educatrice musicale, insegnante di Music Together®, direttrice di SolFaMì – la musica è di tutti, diplomanda in musicoterapia)
Nato con l’obiettivo di educare con la musica per educare “anche” alla musica, SolFaMì è un gruppo di educatori musicali, educatori teatrali e musicoterapeuti che offre percorsi di crescita fin dai primi mesi di vita:
MUSIC TOGETHER®
Corsi di educazione alla musicalità e al movimento per bambini da 0 a 5 anni insieme ai genitori.
IO SONO MUSICA
Corsi di educazione con e alla musica per bambini della scuola primaria: 4 – 5 anni; 6 – 7 anni; 8 – 10 anni
COMUSICHIAMO
Musica e socializzazione per gruppi di ragazzi da 11 a 14 anni
LABORATORI DIDATTICI NELLE SCUOLE
Dal nido alla scuola secondaria di primo grado
PER INFO E ISCRIZIONI:
SolFaMì – la musica è di tutti!
www.solfami.it
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