“Légati alla vita” campagna di sensibilizzazione della Regione Emilia Romagna

È un semplice gesto che in caso di incidente può salvare la vita.
La Regione Emilia-Romagna dal 1 luglio lancia la campagna di sensibilizzazione realizzata dall’Osservatorio regionale per l’educazione alla sicurezza stradale , dal titolo “Légati alla vita” che invita chi guida e chi sale in auto a rispettare il codice della strada allacciandosi le cinture di sicurezza e utilizzando per i bimbi gli apposti seggiolini.
“Un gesto di civiltà e di responsabilità- afferma l’assessore regionale ai Trasporti, Raffaele Donini- oltre che un preciso dovere di legge. Da inizio mandato la sicurezza sulle strade è per noi un obiettivo da perseguire e che ci sta particolarmente a cuore. Sono sempre troppi, e spesso evitabili con idonei comportamenti, gli incidenti che coinvolgono gli automobilisti e gli utenti più deboli, come i ciclisti, i bambini, i pedoni. Per questo, insieme all’Osservatorio regionale, siamo impegnati a sviluppare sempre più una cultura della sicurezza nel rispetto delle regole e che metta al centro la persona. E proprio una settimana fa a Bologna- conclude l’assessore- abbiamo chiamato in piazza Maggiore oltre 10mila persone per la campagna contro la distrazione al volante ‘Guida e basta’ che è stata premiata dal presidente della Repubblica Mattarella e ha ricevuto l’apprezzamento di Papa Francesco”.
Per tutto il mese di luglio numerose emittenti radiofoniche del territorio trasmetteranno uno spot per ricordare l’importanza di utilizzare cinture e sistemi di ritenuta per assicurare passeggeri e autisti delle auto.
Un gesto obbligatorio per tutti, conducenti e passeggeri dei veicoli, sui sedili anteriori e posteriori, normato dal Codice della strada (art. 172), che prevede anche, per i bambini di statura sotto al metro e mezzo di altezza, l’utilizzo di sistemi di ritenuta omologati e adeguati al loro peso.
È utile ricordare che il conducente risponde del mancato uso dei sistemi di sicurezza da parte del passeggero dell’auto se minorenne e se sul veicolo non c’è chi è tenuto alla sua sorveglianza. Inoltre, l’autista che permette di viaggiare senza cinture può essere considerato responsabile di parte dei danni fisici subiti dai passeggeri.
Mi raccomando “Légati alla vita!”
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