L’ABC del benessere

L’ABC del benessere. Con questo titolo La Città dei Bimbi apre il primo speciale del 2017, tutto dedicato alla salute e alla nutrizione dei bambini. A coronare il nuovo numero del Magazine, una copertina bellissima, colorata, che trasmette felicità, gioia e, appunto, benessere.
L’illustrazione è di Simona Angeletti ed è la copertina del libro “Il farfallo innamorato”, scritto da Anna Sarfatti per Giunti Editore S.p.A., Firenze. abc_specialebenessere_bimbiparma
32 pagine all’interno delle quali è possibile leggere gli interventi di tanti specialisti ed esperti che mettono nero su bianco alcuni consigli per aiutare i genitori ad orientarsi tra le numerose informazioni in merito alla salute dei nostri bambini e, al contempo, supportarli nella scelta dei  comportamenti da tenere per favorire una crescita sana e corretta dei nostri figli.
Dalle giuste regole per alimentazione e sport all’importanza della colazione; passando per gli alimenti più dannosi per i denti dei nostri piccoli, alla prima App creata a Parma, NUBI, che mira a favorire corretti comportamenti nutrizionali. Non mancano, i corsi dedicati a stimolare l’equilibrio tra mente e corpo, la valutazione fissatrici – postulare dei bambini,  fino agli sport come nuoto, equitazione, tennis.

Il Magazine, come sempre, parla anche di gioco, apprendimento, libri, formazione e spazi dedicati ai bambini. Oltre a una ricca Agenda di appuntamenti, eventi e incontri realizzata in collaborazione con le Associazioni, i Teatri, le librerie, le scuole e tutte le realtà che lavorano a stretto contatto con il mondo dell’infanzia e le famiglie.

L’ABC del benessere: ad aprire lo speciale, l’intervista a Emanuele Voccia, Pediatra dell’AUSL di Parma nell’articolo
“Bambini e alimentazione corretta, quanto ne sappiamo?” 


Il progressivo cambiamento dello stile della vita e i ritmi lavorativi sempre più stringenti hanno contribuito a modificare spesso in modo radicale le abitudini alimentari sia degli adulti sia dei bambini: un cambio di passo che in molti casi ha portato alla diffusione, soprattutto nella popolazione infantile, di un’alimentazione scorretta, caratterizzata da un’errata distribuzione dell’apporto calorico nel corso della giornata e dal prevalere di cibi confezionati, da consumare velocemente e senza grande consapevolezza. Una prima colazione assente o insufficiente, pasti non adeguati e intervallati da numerosi spuntini, alimenti molto calorici e ricchi di grassi: nei bambini e ragazzi in età scolare queste abitudini alimentari sbagliate hanno portato in molti casi ad un incremento dei fenomeni di sovrappeso e obesità, derivante oltre che da scelte alimentari sbagliate anche da un’eccessiva sedentarietà. Per promuovere una crescita armonica e uno sviluppo corretto è allora importante educare i bambini a consumare un’ampia varietà di alimenti, sani, genuini e freschi. In questo modo si evita la monotonia alimentare e si prevengono rischi di eccessi o carenze nutrizionali. Attraverso una corretta alimentazione associata ad un’attività fisica regolare si può prevenire il sovrappeso e ridurre il rischio di sviluppare in età adulta malattie cronico-degenerative. Le fondamenta delle abitudini alimentari si costruiscono in ambito familiare; la scuola, attraverso la mensa scolastica ha un ruolo preventivo, perché interviene in età precoce quando le abitudini alimentari sono ancora in formazione, agisce su un numero sempre più vasto di utenti in età evolutiva, indirizzando correttamente le scelte alimentari del bambino e della famiglia. Ne è convinto il Dottore Emanuele Voccia, Pediatra di famiglia dell’AUSL di Parma, che in questa intervista aiuta a comprendere quali sono i comportamenti alimentari che genitori e adulti dovrebbero tenere per fare crescere in modo sano i bambini.

Prevenzione all’obesità infantile: parliamo di alimentazione, tra falsi miti e comportamenti sani, qual è la più corretta?
«L’alimentazione scorretta, eccessiva o non equilibrata, è una delle cause dell’obesità infantile, ma non la sola: negativi sono anche gli stili di vita non adeguati sia in campo alimentare che nell’organizzazione della vita quotidiana, compresa l’eccessiva sedentarietà. Oramai chi si occupa di obesità infantile punta più su questi ultimi che non sulla dieta “pesata”. I bambini oggi mangiano spesso a scuola e lì è impossibile seguire una dieta personalizzata. Spesso, inoltre, i bambini consumano alcuni pasti non con i genitori, ad esempio con i nonni, e anche in tale situazione è difficile attenersi a diete strette. È importante che i bambini seguano una dieta varia ed adeguata, a basso contenuto di carboidrati e zuccheri a rapido assorbimento quali pane, pasta, dolci, merendine e bibite zuccherate; pochi grassi tipo burro, olio, insaccati grassi come il salame, creme e salse in generale; una giusta dose di alimenti proteici senza esagerare. Ma è anche importante la suddivisione giornaliera degli alimenti: la colazione dovrebbe essere abbondante, magari non solo latte e biscotti, ma anche frutta e proteine, il pranzo dovrebbe contenere carboidrati e fibre vegetali, quali frutta e verdura, la cena proteine e ancora fibre vegetali, le merende ridotte a semplici rompi digiuno con yogurt e frutta. È comunque imprescindibile una buona attività fisica quotidiana, basta ad esempio una camminata per almeno un’ora. Quindi non basta la frequenza in palestre, piscine o campi di calcio per 2/3 ore alla settimana: è importante la quotidianità di un’attività fisica».

Quali sono gli alimenti che i nostri bambini dovrebbero evitare o comunque non mangiare spesso?
«Vanno evitati gli eccessi, i pasti concentrati solo su carboidrati e zuccheri e magari ricchi in grassi. Bisogna fare attenzione ai condimenti, quali olio e sughi. È facile trasformare una sana porzione di verdura in un eccesso calorico aggiungendo troppo olio, o raddoppiare le calorie di una porzione di pasta esagerando con un sostanzioso ragù. La frutta fa bene, ma troppa frutta, soprattutto banane, meloni, e in generale la frutta molto zuccherina, possono far introitare calorie in eccesso. I fuori pasto in generale vanno evitati: caramelle, biscotti, cioccolata, succhi di frutta fuori dai 5 pasti previsti sono da evitare: danno calorie in eccesso e sono diseducativi».

Si parla molto di cibi amici: quali sono quelli funzionali alla loro crescita?
«Per crescere l’organismo dei bambini ha bisogno di Mattoni, le proteine, ma anche di cemento per tenerli insieme, quindi vitamine, sali minerali e l’energia dei carboidrati. Parliamo di alimenti ricchi di oligoelementi, sali minerali e vitamine, quali frutta e Gli errori nutrizionali verdura sono veramente indispensabili uniti a un’opportuna dose di alimenti proteici, carne pesce, uova latticini e legumi adeguatamente alternati senza esagerare, e accompagnati da pochi carboidrati soprattutto a colazione e pranzo».

Oggi si presta molto attenzione all’alimentazione all’interno delle mense scolastiche: come si sta muovendo il mondo delle Istituzioni da questo punto di vista, in particolare a Parma?
«A Parma, da sempre la Pediatria di Comunità dell’ Ausl si occupa di fornire indicazioni adeguate per fare della refezione scolastica non solo un momento di sana alimentazione, ma anche una campagna di educazione alimentare. Indicazioni alimentari opportune e un incitamento all’attività motoria sono sempre presenti nelle visite periodiche, i cosiddetti bilanci di salute, negli ambulatori dei pediatri di base. C’è comunque ancora molto da fare. Ad esempio bisognerebbe contrastare le fuorvianti pubblicità su certi tipi di alimenti con altrettanto efficaci campagne mediatiche di buona educazione alimentare, o facendo sparire i distributori di alimenti e bevande dolci dai luoghi dove si ritrovano bambini e ragazzi, soprattutto le scuole!».

Gli errori nutrizionali
• Eccesso calorico rispetto alla spesa energetica totale quotidiana
• Colazione assente o inadeguata;
• Errata ripartizione calorica nella giornata, con carenze al mattino ed eccessi la sera;
• Consumo di alimenti troppo ricchi in energia e di ridotto valore nutritivo nello spuntino a scuola e come merenda pomeridiana;
• Eccesso di: – protidi e lipidi di origine animale (formaggio, carne) – carboidrati ad alto indice glicemico (patate, succhi di frutta, snacks);
• Scarso apporto di: – fibre e proteine vegetali (frutta e verdura, cereali integrali, legumi) – pesce;
• Abitudine alla frequenza dei fast-food, con consumo anche al di fuori dei pasti principali di preparazioni ad elevato contenuto di energia, grassi saturi, sale, zuccheri semplici, ma poveri di fibra e vitamine;
• Abitudine di consumare i pasti davanti alla TV: difficoltà a controllare l’assunzione di alimenti che favorisce l’insorgenza del sovrappeso;
• Stile di vita sedentario: impegni di lavoro dei genitori e scolastici dei bambini (tempo pieno), riducono la possibilità che i bambini pratichino costantemente attività fisica (sportiva e/o ricreativa), soprattutto all’aria aperta.

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