La salute dei bimbi non va mai in ferie

La salute dei bimbi non va mai in ferie

Pronti, attenti, via: bambini è arrivata l’estate. Addio libri e quadernoni, alla scuola ci si ripensa a settembre. Al posto di biro e matite compaiono secchielli, formine, palette, braccioli e salvagenti. La prima regola è divertirsi, ma anche e soprattutto proteggersi: dai raggi del sole, dal caldo, dalle meduse, dai pericoli dell’acqua e dalle punture di insetto. Quindi, cari genitori, prendete carta e penna e segnatevi questi pochi, ma importantissimi accorgimenti che assicurano il benessere dei vostri figli e mettono al riparo le vostre vacanze da inutili fastidi.
Il primo a salire sul banco degli imputati è il sole che, pur essendo un vero toccasana per la salute dei più piccoli, perché attiva la vitamina D e quindi stimola il corretto sviluppo delle ossa, diventa pericoloso se l’esposizione non è controllata. Non è un caso che ai bambini durante il primo anno di vita sia vietata l’esposizione diretta ai raggi UVB. Ma anche per i più grandicelli, la regola è sempre la stessa, protezione: ben vengano quindi maglietta, cappellino e occhiali da sole che mettono al riparo dalle scottature. E nelle ore centrali della giornata, dalle 10 alle 15 quando i raggi sono più intensi, meglio mettersi all’ombra. Prima di partire per le vacanze armatevi poi di crema solare con forte potere filtrante da spalmare più volte nel corso della giornata. E non dimenticate l’ombrellone, un vero toccasana per la salute perché permette di “raffreddare” il corpo dopo una giornata cocente. Il mix è perfetto, se si aggiunge una doccia, sempre tiepida e mai troppo fredda, importante refrigerante per la pelle.
Altro fattore di rischio è rappresentato dal mare: i bambini quando sono in acqua non vanno mai persi di vista. Il bagno deve essere fatto lontano dai pasti che devono essere leggeri, molta frutta e verdura e tanta acqua. Poi ci sono le punture di insetti, come zanzare e api, e le temibili meduse. Nel primo caso, acqua fredda e ammoniaca aiutano a sedare pianti e strilli dei bambini. Così come pietre calde, impacchi di aceto, puro o diluito con acqua di mare, succo di limone, bicarbonato… o ancora ammoniaca sono utili a contrastare il potere urticante delle meduse.

Sole, mare, alimentazione: accorgimenti per tutelare i più piccoli 

 Come proteggersi dal sole?

“I raggi solari sicuramente hanno un’azione molto positiva per la salute dei bambini, ma possono diventare pericolosi se l’esposizione non è controllata. I nostri figli sono i soggetti più vulnerabili, perché i loro sistemi di difesa della pelle sono meno efficienti e perché hanno, rispetto a un adulto, una superficie di pelle maggiore in rapporto al peso. è importante usare fin dai primi giorni e soprattutto se si ha la pelle molto chiara, una crema solare da applicare 15 e 30 minuti prima di esporsi al sole, ripetendo l’applicazione ogni 2 o 3 ore e sempre dopo il bagno o la doccia”.

E l’alimentazione?

“Durante i mesi estivi è opportuno adottare un’alimentazione leggera, ricca di frutta e verdura, che apportano una buona quantità d’acqua. Inoltre, bisogna bere in modo adeguato, preferibilmente bevande non gassate e non dolcificate e soprattutto non troppo fredde, per compensare le maggiori perdite con la sudorazione. Altra cosa importante, aspettare alcune ore dopo il pasto prima di bagnarsi, soprattutto se l’acqua è fredda”.
Come si può intervenire in caso di punture di insetti e meduse?

“Il prurito causato dalle punture d’insetto si può attenuare con ghiaccio o ammoniaca. Quando invece sono i tentacoli di una medusa a pizzicare un bambino le cose si complicano. L’importante è intervenire tempestivamente: i filamenti urticanti provocano lesioni e sono molto dolorosi. La pelle si arrossa, si gonfia e compare prurito. è importante cercare di togliere residui di filamenti e tentacoli, pulendo la pelle con una salviettina imbevuta di acqua di mare e utilizzare acqua calda o il contatto con pietre riscaldate dal sole. Se questo non basta è bene utilizzare un gel astringente a base di cloruro di alluminio”.

In mare i pericoli sono sempre dietro l’angolo

“I bambini non vanno mai persi di vista sia in mare che in piscina, anche quando hanno braccioli o ausili per il galleggiamento. Bisogna evitare che facciano il bagno in acque torbide e prive di sorveglianza o quando sulla spiaggia è esposta la bandiera rossa perché le condizioni marine sono pericolose. Vanno quindi sempre tenuti vicino a riva. E quando sono in barca o sui gommoni devono sempre indossare il giubbetto salvagente. C’è anche una parte educativa non trascurabile: rispettate e fate rispettare l’ambiente marino fin da piccoli, vuol dire non solo metterci al riparo dai pericoli insiti in alghe e animali non conosciuti, ma anche imparare a guardare e non toccare”.

A cura della dottoressa Ornella Cappelli – Specialista in igiene e sanità pubblica 

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