Il valore di lavarsi le mani

Il valore di lavarsi le mani

Il valore di lavarsi le mani, un’opportunità per la salute.
Lavarsi le mani, un gesto semplice ed efficace per prevenire le infezioni, spesso dato per scontato, mentre è importante per tutelare la salute di tutti, soprattutto dei bambini.
“Acqua, preferibilmente calda, e sapone, molto meglio quello liquido erogato da dispenser, sfregare palmo contro palmo, e le mani sono pulite. Per lavarsi le mani basta un minuto. Eppure, questo gesto così semplice viene da molti sottovalutato, anche se è fondamentale per tutelare la salute di tutti, soprattutto dei bambini”.
Il dottore Marco Lombardi, Direttore dell’Unità Operativa Complessa Governo Clinico dell’Ausl di Parma, sottolinea l’importanza di lavarsi le mani perché “anche se non ci pensiamo, le nostre mani sono un ricettacolo di germi. Lavarsele più volte al giorno è un indicatore di igienicità, un’azione fortemente raccomandata non solo all’interno degli ambienti sanitari, ma indispensabile nella vita di tutti i giorni”.
Ma di che tipo di batteri stiamo parlando? “Nella maggior parte dei casi si tratta di germi innocui, ma altre volte – precisa il dottore Lombardi – non lo sono: pensiamo ai microorganismi  responsabili di diverse malattie, quali quelle da salmonelle e, più in generale, quelli che provocano sindromi gastro-intestinali e  influenzali. Entrare in contatto con questi germi patogeni, ossia in grado di causare una malattia, è molto facile e le mani sono un veicolo”.
Oltre che nell’aria, questi microorganismi si possono trovare infatti sulle superfici di telefoni, maniglie, tavoli, tastiere del computer, giocattoli, e, anche nelle saponette: “sono un terreno di coltura per i batteri, perché restano umide ed esposte all’aria, una condizione che permette ai  batteri di moltiplicarsi. Per questo motivo – precisa –  è meglio preferire un sapone liquido, facendo ricorso al classico dispenser”.
In altre parole, oggetti che tocchiamo e azioni quotidiane che svolgiamo possono diventare un rischio per la nostra salute: i batteri possono essere trasmessi al naso, alla bocca o agli occhi, semplicemente attraverso le nostre mani. E’ per questo motivo che  dobbiamo imparare a prenderci cura della loro igiene.
“Lavarsi spesso e bene le mani è il modo più semplice ed efficace per prevenire la diffusione delle infezioni – continua Lombardi – In particolare, ci sono momenti nella giornata che necessitano di ripetere questo semplice gesto. Ad esempio, sempre pensando ai più piccoli, dopo essere stati a scuola o in palestra, sull’autobus o al cinema e anche dopo aver giocato con animali o al parco. Queste sono regole che valgono sempre, ovviamente, ma c’è un periodo dell’anno in cui l’igiene delle mani è ancora più importante. Mi riferisco all’autunno e all’inverno, quando circola l’influenza. Dobbiamo sempre ricordare che le mani possono essere un veicolo anche per prenderci questo fastidioso malanno, tipico dei mesi più freddi.”
Sono davvero innumerevoli gli oggetti che ogni giorno un bambino tocca, anche per gioco e divertimento. Anche sotto le loro unghie, spesso sporche a fine giornata, possono annidarsi dei batteri.  Questo non vuol dire che dobbiamo impedire loro di fare delle cose, tutt’altro, dobbiamo insegnare loro a prendersi cura di sé, a partire dal semplice gesto di lavarsi le mani, un gesto che sembra scontato ma che è molto importante per la nostra salute: serve un passaggio culturale e una presa di consapevolezza che prima di tutto dobbiamo avere noi adulti. Lavarsi le mani è un’opportunità per volersi bene.

COME  E QUANDO LAVARSI LE MANI

  • Prima di tutto, occorre togliere anelli, braccialetti e orologi, dove si annidano numerosi batteri.
  • Utilizzare acqua, preferibilmente calda, e sapone, liquido erogato da dispenser, e sfregare palmo contro palmo, poi palmo sopra dorso e intrecciare le dita tra loro. Frizionare le dita contro il palmo della mano opposta, pulire i pollici, la punta delle dita e sotto le unghie.
  • Risciacquare abbondantemente.
  • Asciugarsi le mani con carta usa e getta, con un asciugamano personale o con un dispositivo ad aria calda.
  • Non toccare rubinetti e maniglie con le mani appena lavate; usare una salvietta pulita per chiudere il rubinetto.
  • E se l’acqua non c’è? Usare il gel igienizzate a base alcolica.
  • Lavare frequentemente le mani, soprattutto se si sta molto fuori casa, in luoghi pubblici.
  • Lavarsi le mani prima di mangiare o di toccare alimenti, somministrare farmaci, toccare una ferita, rimuovere le lenti a contatto, dopo aver tossito, starnutito, soffiato il naso, essere stati a contatto con persone ammalate o animali, aver usato il bagno, cambiato un pannolino, aver toccato cibo crudo, aver maneggiato soldi o spazzatura, aver usato un mezzo di trasporto e essere stati in luoghi pubblici molto affollati.

LA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONElavarsilemani_bimbiparma

Da anni è in atto una campagna di comunicazione promossa a livello mondiale dall’OMS, cui ha aderito la Regione Emilia Romagna e l’Ausl di Parma rivolta a operatori sanitari, dirigenti, familiari, visitatori. In tutti i reparti ospedalieri è a disposizione il gel idroalcolico. La campagna non si rivolge solo a personale sanitario, ma a tutti e in particolare ai più piccoli e lo fa attraverso il progetto “Battimani a chi si lava le mani”. E’ questo il titolo dato alla campagna informativa regionale sull’importanza del lavaggio delle mani che ha come obiettivo di tenere alta l’attenzione sul lavaggio delle mani anche nelle scuole per ridurre il rischio di trasmissione delle infezioni. Sopra, la locandina appositamente realizzata per i più piccoli.

 

 

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