Il Museo degli Oggetti Ordinari

Un ricordo, un simbolo, un valore affettivo, un’eredità, questo potrebbe essere un oggetto qualsiasi che conserviamo nelle nostre case; è sì, perché gli oggetti non sempre sono solo delle “cose” senza sentimento, anzi…
Con questo spirito vedrà la luce un nuovo museo il 14 luglio a Parma, nella location che un tempo era il Bar del Complesso Romanini – Stuard di Via Rismondo (grazie all’ospitalità di Ad Personam, la società dei servizi alla persona del Comune di Parma). Il museo sarà quello degli Oggetti Ordinari e, tutt’altro che “ordinario” (si collocherà, infatti, nell’ambito dell’Insolito Festival), verrà realizzato dagli abitanti che potranno portare gli oggetti che desiderano, anche un po’ rotti o di poco conto o deteriorati dal corso degli anni… Cianfrusaglie che però non vogliamo lasciare andar via per il loro valore affettivo: giocattoli, utensili da cucina, soprammobili, ecc. ebbene, questa è l’occasione giusta per donarli o soltanto prestarli al museo! Ma attenzione a rendere il tutto più poetico e straordinario, ci penseranno le etichette che ognuno allegherà al proprio oggetto scrivendo una frase, l’inizio della storia dell’arnese e anche – perché no – la storia della propria famiglia, vera o immaginaria. Dunque le reali protagoniste diventeranno le storie personali, gli affetti, i sentimenti, solidi che non subiscono mutamenti o deterioramenti nel tempo!
Questo sarà il primo luogo in Italia che farà parlare gli oggetti e nascerà grazie al Teatro delle Briciole di Parma e al Théâtre de Cuisine di Marsiglia. In Francia, invece, sono state già parecchie le esperienze in questo campo.
Katy Deville del Théâtre de Cuisine infatti ha raccontato: «A Marsiglia una sarta è venuta al museo con un paio di vecchie forbici da sarto e ha scritto sulla didascalia: “Mio nonno ha tagliato con le sue radici”. Il nonno era un sarto armeno, era stato fatto prigioniero e nessuno dei clienti della sartoria della donna sapeva questa storia. Anche il visitatore non la conosce, ma leggendo la piccola didascalia se la immagina».
Quindi tocca a voi ora rovistare cantine e soffitte per scovare l’oggetto giusto che potrebbe diventare storia dell’intero complesso sociale ed eredità della collettività!
Info: 0521992044 – www.insolitofestival.org
Daniela Lella
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