Il ciuccio: quali sono gli effetti sullo sviluppo dento-facciale?

Il ciuccio: quali sono gli effetti sullo sviluppo dento-facciale?

L’abitudine è accettata fino ai 2 anni e mezzo d’età: quando può diventare un problema? Ce lo spiega la dottoressa Federica Palmia


Il succhiamento del ciuccio è un’abitudine molto diffusa tra i bambini ed è ritenuta fisiologica e quindi accettata entro i 2 anni, 2 anni e mezzo d’età. Se l’abitudine viene abbandonata entro la suddetta età, generalmente gli effetti provocati dal ciuccio sullo sviluppo dento-facciale non sono particolarmente pronunciati e se presenti, spesso regrediscono spontaneamente.
Continuare invece a succhiare il ciuccio oltre il limite scritto, predispone a manifestare gli effetti negativi che questa abitudine ha sullo sviluppo dei denti e dei mascellari. Queste conseguenze negative possono coinvolgere i tre piani dello spazio: sul piano trasversale, il ciuccio non permettendo alla lingua di appoggiare bene sul palato, ne impedisce la sua fisiologica espansione.
Sul piano sagittale può spostare in avanti i denti anteriori dell’arcata superiore, facendoli risultare più sporgenti.
Sul piano verticale,il ciuccio può impedire una corretta crescita della parte anteriore del mascellare superiore, facendo risultare così un’apertura in cui si interpone la lingua (morso aperto) innescando una deglutizione scorretta e spesso anche la fonazione. Più che problemi di tipo estetico, si parla di insorgenza di problemi di tipo funzionale per i quali è necessario l’intervento dell’ortodonzista.
Comunque è da considerare che gli effetti negativi legati all’uso del ciuccio, sono dipendenti anche da alcune variabili come il tempo di utilizzo di questo durante il giorno, la familiarità per il palato stretto e inoltre bisogna ricordare che modificazioni simili sulla crescita dei denti e del viso possono essere provocate anche da altri fattori come il frenulo linguale corto, oppure una respirazione orale (con la bocca per vizio o per problemi ostruttivi come le adenoidi).
Per questi motivi è sempre consigliata una visita specialistica dall’ortodonzista verso i 3 anni di eta’.
Ci sono altri accorgimenti fondamentali, oltre al fatto di sospenderne l’uso entro i 2 anni e mezzo, affinché il ciuccio non diventi da oggetto consolatore ad acerrimo nemico.

Niente ciucci legati insieme: permettere al bambino di scegliere quello che preferisce succhiare in quel momento, mentre gli altri pendono fuori dalla bocca, comporta un peso extra orale eccessivo che amplifica gli effetti negativi.

Niente succhiotto zuccherato: facilita la carie.

E’ importante una corretta forma della tettarella. In particolare, questa dovrebbe essere sempre di forma piatta, ovvero anatomica in modo da adattarsi alla forma del palato che è in crescita: questo tipo di ciuccio dovrebbe essere offerto fin dall’inizio, poiché il bambino, una volta abituatosi alla forma sferica a ciliegia, più dannosa ma più gratificante, spesso rifiuterà un succhiotto di forma diversa.

Meglio ancora la tettarella “a goccia”: si tratta di una tettarella morbida, che grazie alla forma da cui prende il nome, si adatta ancora meglio alla forma del palato.

Infine, gli ultimi due consigli: scegliete tettarelle di gomma morbida, in quanto se è dura non permette alla lingua di assumere una buona posizione e ricordatevi di cambiare il ciuccio a seconda dell’età del bambino. Una tettarella da lattante non va di certo bene per il palato di un bimbo di 2 anni.

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