I bambini aggressivi apprendono dai genitori?

Come l’imitazione degli adulti può influenzare i comportamenti violenti dei più piccoli.
Da quando ha memoria sociale l’uomo cerca di indagare se stesso per cercare spiegazioni sui comportamenti aggressivi che ci assimilano agli animali e capire quanto questi siano istintivi o vengano piuttosto appresi nelle fase di crescita dei bambini.
Tra il 1961 e il 1963 Alber Bandura conduce un esperimento che cerca di spiegare la relazione presente tra l’aggressività e l’apprendimento osservativo dei bambini, che imparano a conoscere il mondo per imitazione.
I soggetti scelti sono 72 bambini, 36 maschi e 36 femmine di età compresa tra i 3 e i 5 anni, divisi in tre gruppi uguali e sottoposti a diverse attività di gioco in tre stanze.
Nel primo gruppo si inserisce un adulto che, dopo aver giocato un paio di minuti in modo tranquillo con i bambini e in accordo con gli sperimentatori, inizia ad avere comportamenti violenti nei confronti della bambola Bobo (una bambola a grandezza naturale presente in commercio) picchiandola e urlandole contro in modo aggressivo.
Nel secondo gruppo l’adulto gioca con i bambini con le costruzione, senza testimoniare nessun comportamento violento e neanche nessun interesse nei confronti della bambola, mentre il terzo gruppo di bambini è lasciato giocare in modo autonomo e libero, senza nessun esempio di modello di gioco ipotetico.
Successivamente i bambini passano uno per uno nella stanza dei giochi e vengono osservati attraverso telecamere dagli sperimentatori; i bambini del primo gruppo mostrano comportamenti aggressivi nei confronti della bambolo Bobo che imitano il modello a cui sono stati sottoposti e sono molto più inclini a scegliere giochi violenti come armi in plastica, mentre i bambini del secondo e del terzo gruppo hanno la tendenza a scegliere giochi più neutri e a ignorare la bambola Bobo, avendo assistito a modelli comportamentali di confronto e di controllo.
Bandura con questo esperimento conferma la teoria dell’apprendimento sociale, secondo cui buona parte dell’acquisizione di determinati atteggiamenti, soprattutto per i più piccoli, avviene in stretto rapporto con l’ambiente che ci circonda e ci influenza; i bambini osservano i comportamenti delle figure che sentono come riferimento e li imitano per imparare a relazionarsi con gli altri.
L’aggressività, come del resto tutti gli atteggiamenti, si diffonde così a livello educativo, per la semplice ripetizione di un modello.
Questo ci dimostra che i bambini sono a tutti gli effetti influenzati dalla visione di contenuti violenti, ma questi modelli comportamentali vengono appresi in forma mediale attraverso videogiochi tanto quanto seguono l’imitazione degli adulti che li circondano.
Questo esperimento ci dimostra quanto sia importante prestare attenzione all’esposizione dei bambini all’aggressività fisica e verbale, soprattutto in tenera età, dove imitare è l’unico mezzo che hanno per rapportarsi con il mondo.
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