Forum Solidarietà – “Se solo avessimo una stanza in più..”

Forum Solidarietà – “Se solo avessimo una stanza in più..”

“Se solo avessimo una stanza in più..” È questo il mantra che sta guidano quattro mamme un po’ pioniere nel dare vita a un’associazione che si chiamerà proprio così: “La stanza in più”. Sognano il loro quartiere, il Pablo, come un’unica grande casa che prosegue fuori da ogni singola porta fino a quella stanza in più, che sarà di tutti. Sarà un luogo dove incontrarsi, imparare a cucinare i tortelli o il cous cous, aiutare i bambini nei compiti, organizzare una festa o un laboratorio e, soprattutto, darsi una mano nella gestione della quotidianità. Perché insieme è tutto più facile.

Una vera catena di persone che si sostengono reciprocamente, dove ciascuno mette qualcosa a disposizione degli altri. Donando uno scampolo di tempo o un sapere che gli altri non hanno, se ne riceve in cambio altrettanto e la ricchezza della comunità lievita.

Il presupposto è che a tutti c’è qualcosa che viene bene: chi sa raccontare le fiabe, chi è forte nella matematica, chi sa cucinare, chi si destreggia bene con il computer e le nuove tecnologie… I ragazzi, ad esempio, sono già in smania all’idea di aiutare i più piccoli a studiare. Se ognuno mette in campo la sua competenza personale, è il capitale sociale collettivo che si moltiplica. E con lui il benessere e la felicità.

Sono partite in quattro ma, già alla prima riunione di quartiere, le persone interessate erano trenta. Il tam tam corre veloce, fra le famiglie e non solo. I nonni della scuola Racagni, ad esempio, sono già in prima linea e così un gruppo di ex maestre che intravedono tutte le potenzialità di questo progetto. È l’idea antica ma un po’ perduta che una buona relazione di vicinato finisce con il migliorare la qualità della vita. In gergo tecnico si chiama sviluppo di comunità, è l’antidoto a tanti mali che colpiscono le nostre relazioni, come la solitudine, la sfiducia, solo per citarne due. Sconfiggerli vuol dire risolvere altri problemi correlati come l’insicurezza o la povertà.

Scrivete a: informa@forumsolidarieta.it

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