“Emergenza Covid-19: per i bambini basso rischio”, dichiara la pediatra Susanna Esposito

“Emergenza Covid-19: per i bambini basso rischio”, dichiara la pediatra Susanna Esposito

Basso rischio di diffusione da bambino a bambino e rara la trasmissione da bambino ad adulto


Basso rischio di diffusione da bambino a bambino e rara la trasmissione da bambino ad adulto. A tranquillizzare insegnanti e genitori in occasione della riapertura del nuovo anno scolastico è l’Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici (WAidid) che in un articolo pubblicato su JAMA Pediatrics1 mette in evidenza come nei bambini la suscettibilità all’infezione da SARS-CoV-2 sia dimezzata rispetto agli adulti e come essi non ricoprano un ruolo di rilievo nella circolazione del nuovo coronavirus.

“Se a contatto con il nuovo coronavirus, l’80% dei bambini non manifesta alcun sintomo e la bassa carica virale presente in questi casi non incide significativamente sull’andamento della pandemia2,3 – dichiara Susanna Esposito, Presidente WAidid e Professore Ordinario di Pediatria all’Università di Parma.  Nelle prime settimane di emergenza da SARS-CoV-2 si presumeva che i bambini potessero essere, come precedentemente dimostrato per l’influenza, tra le principali cause di diffusione della malattia. Gli studi, però, ci hanno permesso di dimostrare che non è affatto così e la riapertura degli istituti scolastici non costituisce un pericolo per la salute globale. Ma vanno adottate alcune precise precauzioni: da zero a sei anni misurazione della temperatura in caso di sintomi acuti e, in presenza di febbre associata a sintomi respiratori o gastrointestinali, velocità e tre T: testare, tracciare e trattare. Il raffreddore da solo non può essere motivo sufficiente per allontanare un bambino dalla comunità scolastica. Durante il lockdown, la chiusura della scuola in Italia ha comportato disagi nel 75% dei bambini e adolescenti, facendo emergere il ruolo primario dell’istruzione in presenza nel loro sviluppo psichico e sociale”.

 

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