Educazione alla rete

Educazione alla rete

Oggi su Bimbi Parma parliamo di informatica, o meglio di educazione all’uso della rete. E lo facciamo partendo da una curiosità: un gruppo di ragazzini che è riuscito ad “hackerare” dei siti dall’importanza internazionale come Nasa, Cia, ecc…Nel 2011 ci sono riusciti il ventenne Ryan Cleary e il diciannovenne Jake Davis, avevano bucato niente di meno che Cia, Pentagono, Sony, Nintendo e il quotidiano Sun! Nel 1999, scendiamo di età, e arriviamo al quindicenne Jonathan James, che era riuscito a entrare nel sito della Nasa costringendo l’agenzia statunitense a mettere offline per 21 giorni il proprio sistema.
Nel 2000, Michael Calce alias Mafiaboy ancora un quindicenne che riempì i server con enormi quantità di dati e mise in ginocchio Yahoo, eBay, Amazon e la Cnn.
Nel 2013 un anonimo ragazzino e stavolta dodicenne era riuscito a cedere dati governativi ad Anonymous in cambio di videogame pirati. Nel 2014 il più giovane hacker di tutti i tempi, Kristoffer von Hassel, a soli 5 anni è riuscito a entrare nell’account Xbox Live di suo padre, che aveva blocchi parentali, provando diverse combinazioni di password. Risultato, Microsoft ha fatto il mea culpa perchè il bambino è riuscito ad entrare dimostrando una grave falla nel sistema di sicurezza del colosso informatico.
Nel 2014 il cinese tredicenne Wang Zhengyang, è stato accusato di essere entrato nel sistema scolastico per conoscere i testi dei compiti in classe e oltretutto di aver bucato un sito per ridurre il prezzo della Xbox prima di acquistarla.
Insomma, bambini e informatica, e perfino linguaggio di programmazione, non sono mondi così distanti, anzi. I più giovani, per non dire i più piccoli, grazie all’ intelligenza e alla freschezza mentale che li contraddistingue, privi come sono di schemi precostituiti e delle classiche “ragnatele” mentali tipiche di noi adulti, sono spugne, capaci di conoscere e apprendere come e quando gestire il web, e spesso molto meglio di tanti maghi delle rete. E noi genitori, cosa possiamo fare per evitare che i nostri figli vengano risucchiati dentro l’universo del digitale? Visto che il web c’è, serve e non ne possiamo proprio più fare a meno, meglio aiutare i nostri figli a conoscerlo, studiarlo, standogli affianco, accompagnandoli passo dopo passo e per mano lungo questa strada, insegnando loro che il segreto per vivere bene e felici è prima di tutto la misura. La rete non è la vita, piuttosto è uno strumento importante, ma pur sempre uno strumento. Quindi ok il Pc per studiare, fare ricerche, divertirsi, i social per interagire con gli altri, la rete per ampliare le proprie conoscenze, ma sempre “usando la testa”, senza mai rinunciare alle amicizie, al gioco all’aperto, alle relazioni…. Come per il fuoco, se non vogliamo che i nostri bambini si scottino dobbiamo dargli tutte le informazioni necessarie perché da soli possono scegliere in modo corretto ed equilibrato come muoversi nel mondo sia esso la vita reale o il digitale.

Lo scopo delle attività di CoderDojo è questo. Sono club gratuiti, lo abbiamo anche a Parma, il cui obiettivo è l’insegnamento della programmazione informatica ai più piccoli. CoderDojo è un movimento aperto, libero e logototalmente gratuito organizzato in centinaia di club indipendenti sparsi in tutto il mondo. Ogni Dojo organizza le proprie attività senza scopo di lucro, rispettando le indicazioni della Charter internazionale stilata dalla Fondazione Internazionale CoderDojo. Le attività di formazione dei club ruotano intorno al gioco, lo scambio reciproco ed il peer learning, secondo l’unica regola fondamentale di ogni dojo: Be CoolMigliaia di bambini hanno già partecipato agli incontri italiani del movimento, imparando ad utilizzare linguaggi di programmazione come HTML, Javascript e CSS, creare piccoli videogiochi con Scratch e programmare hardware con Arduino.

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Che cosa bisogna portare?
– Un portatile per ogni bambino (windows, mac, ubuntu), possibilmente con Scratch già installato o avere un account di Scratch online.
– Una merenda
– Un genitore

Per informazioni?
coderdojobo@gmail.com
sito di CoderDojo Parma

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