Celiachia nei bambini: vivere bene senza glutine

Celiachia nei bambini: vivere bene senza glutine

Celiachia nei bambini: quali sono i sintomi, come scoprirla e curarla… perché vivere bene senza glutine è possibile!
A spiegarcelo è l’Ausl di Parma
I bambini che ne sono intolleranti possono infatti crescere bene e in salute. Basta tenere d’occhio la dieta, eliminando i prodotti che contengono la “fatidica” proteina del grano. 
Una dieta alimentare sana, rigorosamente senza glutine e movimento: poche e buone regole per restare in salute fin da bambini quando si riscontra la celiachia, ovvero l’intolleranza permanente al glutine.
Ma che cos’è il glutine? Una sostanza alimentare costituita da un insieme di proteine contenute nel grano, nel frumento, nell’orzo, nella segale, nel farro, nel kamut e anche in altri cereali minori.
Le conseguenze a livello di salute per chi lo ingerisce, essendo intollerante, sono importanti.
Vengono infatti colpito dell’apparato digerente e l’intestino tenue, interferendo con l’assorbimento dei nutrienti degli alimenti.
Il sistema immunitario reagisce danneggiando o distruggendo i villi intestinali, le piccole protuberanze a forma di dito che costituiscono la mucosa intestinale e che regolano l’assorbimento delle sostanze nutritive.
In definitiva, si tratta di un’infiammazione cronica che produce sintomi indiretti legati alla malnutrizione: il soggetto non è infatti in grado di assorbire in modo corretto le sostanze nutritive, anche se apparentemente si alimenta con regolarità. Da questa malattia, è bene saperlo, non si guarisce: il soggetto celiaco rimarrà infatti tale per tutta la vita. Ecco perché, la prima e unica soluzione terapeutica consiste nell’adozione di una dieta priva di glutine. La possibilità di essere colpiti da questa malattia sale se le persone hanno un parente di primo grado, genitore, fratello o figlio, a cui è stata diagnosticata la celiachia. Può scatenarsi nei primi anni di vita del bambino, ma anche in età adulta, dopo un intervento chirurgico, dopo la gravidanza o il parto, un’infezione virale o uno stress emotivo. I sintomi sono diversi e variano da persona a persona: possono colpire l’apparato digerente ma anche altre parti dell’organismo. Quelli collegati al tratto digerente sono più frequenti nei neonati e nei bambini piccoli e possono comprendere: gonfiore e dolore addominale, dissenteria, vomito, costipazione, feci pallide, maleodoranti o oleose, dimagrimento. Altro sintomo è l’irritabilità: il cattivo assorbimento delle sostanze nutritive, proprio nel periodo in cui la nutrizione è più importante per la crescita e lo sviluppo normale del bambino, può dare origine ad altri problemi, come ad esempio difficoltà di sviluppo, ritardi nella crescita, bassa statura, ritardi nella pubertà e difetti dello smalto dentale. Alcuni studi hanno dimostrato che il protrarsi dell’allattamento al seno ha un valore benefico, ritardando la comparsa dei sintomi della celiachia nei bambini.
Diagnosi, cura e terapia
Diagnosi: riconoscere la celiachia nei bambini può essere difficile perché alcuni dei suoi sintomi sono simili a quelli di altre malattie. La celiachia può essere scambiata per sindrome del colon irritabile, per anemia da carenza di ferro causata dal ciclo mestruale, per infiammazione dell’intestino, per diverticolite, per infezione intestinale o per la sindrome da stanchezza cronica. La conseguenza è che la celiachia può essere sottovalutata. Tuttavia, le diagnosi sono in rapido aumento, perché i medici sono più consapevoli dell’estrema varietà dei sintomi della malattia e hanno a disposizione tecniche di analisi del sangue più affidabili. Prima delle analisi si dovrebbe continuare a seguire una dieta che includa alimenti contenenti glutine, altrimenti i risultati potrebbero essere negativi, anche se si è celiaci a tutti gli effetti. Se le analisi del sangue e i sintomi fanno propendere per la diagnosi di celiachia, viene eseguita una
Celiachia nei bambini, cura e terapia: l’unica cura possibile per la celiachia nei bambini, e non solo, è una dieta priva di glutine. I medici possono suggerire alla persona cui è appena stata diagnosticata la celiachia di rivolgersi a un dietologo per elaborare una dieta senza glutine. Le persone celiache possono imparare dal dietologo a leggere le etichette degli alimenti ed identificare quali contengono glutine, per poter compiere scelte informate al supermercato o quando mangiano fuori casa. Per la maggior parte dei pazienti, la dieta farà scomparire i sintomi, curerà i danni intestinali precedenti e potrà prevenire peggioramenti. I miglioramenti cominceranno dopo pochi giorni dall’inizio della dieta. L’intestino tenue di solito guarisce in un periodo che va dai tre ai sei mesi nei bambini, ma potrebbe impiegare diversi anni nel caso degli adulti. Guarigione dell’intestino significa che i villi intestinali ritorneranno ad assorbire le sostanze nutritive dagli alimenti e le trasferiranno correttamente nel sangue.

DA SAPERE SULLA CELIACHIA DEI BAMBINI
Per tutelare le persone, in primis i bambini, affette da questa patologia la Regione Emilia-Romagna ha messo in atto un programma che permette di rifornirsi dei prodotti alimentari senza glutine, (sul sito www.salute.gov.it-imgs) a carico del Servizio sanitario regionale, anche in comuni negozi convenzionati, e non solo nelle farmacie. I celiaci hanno a disposizione 4 buoni spesa al mese che vengono inviati a domicilio dall’Ausl di residenza. Ciascun buono ha un valore pari ad un quarto del contributo mensile di spesa e varia in funzione del sesso e dell’età. I buoni possono essere spesi nelle Farmacie Convenzionate con l’AUSL di Parma e presso punti vendita, previo accordo con l’Ausl. (Tutte le informazioni sono reperibili sul sito www.ausl.pr.it, seguendo Percorsi della Salute-Percorsi dedicati a patologie-Celiachia-Elenco degli esercizi convenzionati).
Informazioni: Distretto di Parma – Servizio assistenza protesica tel. 0521.393648
sito Associazione Italiana Celiachia 

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