Alimentazione bambini, quando le informazioni non bastano?

Alimentazione bambini …quando troppe informazioni non bastano? La storia di una mamma alle prese con corretta alimentazione, supermercati, figli e informazioni…e i consigli del Pediatra Gazzola
Sono Rosalba, una mamma come tante, divisa tra casa e lavoro, abile nel ritagliarmi spazi personali ai quali non potrei rinunciare. Mi piace ricercare il benessere di tutta la famiglia mettendo mente e corpo in pole position, ma oggi provo una grande frustrazione.
Mia figlia Rita di otto anni è sovrappeso, ha diversi chili in più. Quando era piccola seguire la sua alimentazione è stato semplice. I pasti principali e le sue merende sono stati sempre ben equilibrati e vari, ho seguito i consigli della pediatra e il peso corporeo di Rita rientrava nella norma. Nella scuola materna le maestre erano molto attente e ci tenevano che tutti i bambini avessero, per la merendina della mattina, della frutta e portassero da bere solo acqua. Il problema è sorto con l’ingresso alla scuola elementare. Inizialmente abbiamo proseguito con l’abitudine di portare solo frutta e acqua, ma dopo qualche mese la richiesta di Rita di modificare ogni tanto il suo spuntino si è intensificata. Chiedeva merendine “più comode”, più buone e soprattutto come quelle degli altri compagni che ogni giorno, ho scoperto, elemosinava un po’! Accontentarla mi sembrava giusto, considerando anche che il suo appetito e i suoi gusti, con la crescita, fossero cambiati. Ho acquistato prodotti che hanno riempito via via gli spazi della nostra dispensa, diventando disponibili al consumo quotidiano. Felice lei, soddisfatta io!
Oggi mi sento ingannata e fuorviata dalla pubblicità. Sono stata indotta all’acquisto di succhi, yogurt alla frutta, merendine con aggiunta di vitamine e chissà quale altro elemento fondamentale per la crescita, dichiarati in bella evidenza dalle etichette. L’eccesso di zuccheri e grassi invece non è per niente evidente, anzi! Mi sembra che si giochi con l’ignoranza del consumatore che, per leggere e decifrare le tabelle che indicano calorie, carboidrati, zuccheri, grassi ecc., dovrebbe avere le competenze di un nutrizionista! Sono sempre stata attenta ad arricchire e variare la nostra alimentazione, ma non è stato sufficiente e mi sento in colpa. Adesso la dieta di mia figlia è sotto controllo ferreo della pediatra, che sostiene che l’aumento delle patologie dovute a un’alimentazione non equilibrata, sia in gran parte causato da un’irresponsabilità dei genitori, che prediligono cibi confezionati. Io certo concordo, ma comprando alimenti che credevo sani per quella fascia d’età, variavo facilmente gli spuntini di mia figlia senza doverli preparare. Ho sempre acquistato questi prodotti serenamente, pensando di aggiungere così vitamine e sali minerali altrimenti non garantiti. Sono sconfortata e con mia figlia ora è veramente difficile tornare indietro! È giusto che io oggi mi senta così ignorante, al punto d’aver minato la salute di mia figlia? Avrei dunque dovuto saper leggere tra le righe le etichette dei prodotti che consumava quotidianamente? Divido il mio tempo tra casa, lavoro e passioni, non sono onnisciente, ho pensato di potermi fidare.
A cura di Anna Marraccini e Giorgia Diana mamme,
comunicatrici e socie di Mamma Trovalavoro
Il parere dell’esperto
L’attenzione all’alimentazione infantile è fondamentale e la famiglia deve farsene carico quotidianamente, perché la tentazione di fare troppo affidamento sui prodotti commerciali è sicuramente forte.
Probabilmente nel caso di Rita c’entrano le merendine, ma penso vi siano state altre concause. Rosalba non dice se la dieta di casa è mista e varia, completa anche di frutta e verdura, se fa colazione al mattino ecc.
Devo dire però che Rosalba è stata brava ad “accorgersi” di una situazione che le stava scappando di mano, e a inquadrare il sovrappeso di Rita come un problema; non sempre succede, spesso i genitori (o i nonni) vedono il bambino grasso come un bambino che “sta bene”, o meglio “non vedono” che è grasso, mettendo i presupposti perché un bimbo diventi un adulto obeso, con tutto ciò che questo comporta. Prendere coscienza che un’alimentazione sana e uno stile di vita sano (sport e movimento) sono condizioni fondamentali per una crescita sana, è un grandissimo passo avanti!
Dott. Giorgio Gazzola, Pediatra
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