Alcol: l’abc per non caderci dentro

Consumare bevande alcoliche già da piccoli. Impossibile? Oggi come oggi non più, perché i bambini crescono in fretta ed entrano più precocemente nella fase dell’adolescenza, si sviluppano prima fisicamente e diventano prima giovani sufficientemente autonomi. Si moltiplicano così alla velocità della luce anche le esperienze e gli stimoli a cui possono essere sottoposti, compreso il difficile e problematico rapporto con l’alcol. Un “male oscuro” molto spesso sottovalutato che è parte integrante della nostra società e della nostra cultura. Rapportarsi con l’alcol in modo corretto, così come con le altre sostanze, vuol dire allora prima di tutto conoscere: apprendere per mettere le mani avanti e evitare fin da piccoli di caderci dentro.
I genitori da questo punto di vista possono fare moltissimo per trasmette re ai loro figli concetti, valori e atteggiamenti responsabili che li mettano al riparo dai danni dell’alcol. Un modus operandi che non esclude il piacere e il divertimento ma può mettere un freno alle possibili dipendenze. L’opuscolo “Parliamo dell’Alcol” redatto l’Azienda Usl di Parma parte proprio da qui, offrire a mamma e papà uno strumento di informazione utile per parlare con i propri figli, aiutandoli ad affrontare in modo obiettivo e possibilmente non conflittuale questa problematica. Il libretto fa piazza pulita della false credenze e toglie il velo a una tematica sociale e culturale importante. Nell’ultimo decennio, la trasformazione delle modalità del consumo di sostanze ha fatto sì che, a volte, anche i genitori sottovalutassero i pericoli dell’abuso alcolico in giovane o giovanissima età. Gli operatori del settore stanno riscontrando il pericolo per la salute degli adolescenti che si cela dietro alcuni comportamenti di consumo alcolico distorti, ad esempio del binge drinking (abbuffate di alcol che avvengono per lo più nei fine settimana). Gli atteggiamenti scorretti nei confronti dell’uso di alcol che possono verificarsi in famiglia ma anche all’interno dei nuclei sociali che si frequentano in questo senso possono rappresentare soprattutto per i più piccoli esempi negativi importanti, attenuanti per un uso acritico di sostanze alcoliche. E’ risaputo inoltre che la probabilità di sviluppare nel corso della vita problemi legati all’alcol è molto più alta per un bambino o un giovane che beve regolarmente alcol che non per uno che non ne beve. Non solo ma è accertato che esperienze infantili traumatiche, ad esempio un ripetuto maltrattamento fisico, sessuale ed emotivo, possono causare pesanti conseguenze per tutta la vita, come una dipendenza dall’alcol.
Conoscere per crescere
Gli adolescenti non vivono solamente grandi cambiamenti fisici e psichici ma vengono anche investiti di aspettative, ed assumono sempre maggiori responsabilità. Coloro che si accingono ad entrare nel mondo degli adulti devono far fronte ad una serie di compiti: Il loro processo di distacco dai genitori è in pieno svolgimento. Sviluppano valori propri, mettono in discussione quelli prestabiliti. Gli amici e l’appartenenza ad un gruppo diventano sempre più importanti. Si confrontano con la propria immagine esteriore ed affrontano lo sviluppo della propria sessualità. Imparano a conoscere le proprie doti e i propri limiti, a sviluppare il senso di responsabilità. Apprendere come bisogna trattare con i beni di consumo e voluttuari – e quindi anche dell’alcol – fa parte dei loro compiti di sviluppo. Ogni giovane si confronta con questo argomento e prende posizione, sia in famiglia sia nella cerchia di amici. Per scegliere la strada giusta servono impegno e capacità di decisioni: i giovani acquisiscono competenze che gli permetteranno di risolvere autonomamente i problemi anche in futuro. Queste esperienze rafforzano la coscienza di sé e la fiducia in se stessi, e sono premesse per la loro vita. Se e come i figli saranno in grado di adempiere a questi compiti dipende molto dai loro genitori. Ciò che i figli hanno imparato lo applicheranno per esempio a scuola, sul lavoro, nella cerchia degli amici.
Perché i giovani bevono alcol
- perché l’effetto è gradevole
- perché credono di divertirsi di più visto che incide sull’umore
- perché gli amici bevono
- perché stimola o rilassa
- perché l’alcol si trova dappertutto.
L’adolescenza è la fase delle grandi sfide. Il consumo di alcol può adempiere a diverse funzioni:
- I giovani sono curiosi e vogliono fare esperienze diverse
- I giovani vogliono sentirsi adulti
- Bere alcol è “figo”
- I ragazzi vogliono appartenere al gruppo dei pari
- I giovani sono attirati dal trasgredire, perché così possono
- prendere le distanze dai genitori e dagli adulti
- Con l’alcol si possono rimuovere temporaneamente certi problemi, come le difficoltà a scuola, i conflitti in famiglia, le delusioni, le pene d’amore
- L’alcol dà un momentaneo, apparente sollievo
- L’alcol può compensare la noia, la solitudine, le carenze affettive
- Può far sentire forti se si è insicuri e si ha poca autostima
- Facilita il contatto con l’altro sesso
adolescenzaalcolbambinigiovaniParmaragazzi
Lascia un commento