Al Giocampus con Bebe

Allegria e spensieratezza: questa è l’aria che si respira quando si entra nel Giocampus! E poi tanto verde, tanti sorrisi e tantissimi bambini. Chiamarlo centro estivo è abbastanza riduttivo, infatti Stefano Rossetti, responsabile segreteria organizzativa Giocampus, ama definirlo: «Un mondo che coinvolge i bambini a 360° dallo svago, allo sport, dall’educazione, all’alimentazione»!
Ma ciò che ha reso il Giocampus indimenticabile durante questo 11 giugno, è stata sicuramente la presenza di Bebe! Beatrice Vio (in arte Bebe) è l’atleta paralimpica di scherma che ha raccontato la sua storia con energia e allegria al baby-pubblico che l’ascoltava a bocca aperta. Una grave malattia, il meningococco, all’età di 11 anni le ha causato la perdita di braccia e gambe e oggi è l’unica atleta al mondo che tira di scherma con la protesi al braccio. Per lei che già dall’età di 5 anni anni praticava scherma, i 104 giorni all’interno dell’ospedale ha sofferto atrocemente la mancanza di fare sport. Infatti Bebe ha dichiarato: «Per me lo sport è tutto e quei giorni furono terribili, avevo bisogna del mio fioretto! Per me la scherma è un’esperienza fantastica perché in tre minuti d’incontro provi emozioni indescrivibili». Lei che prima praticava la sua amata scherma in piedi, si è ritrovata a dover cambiare le sue abitudini, le sue tattiche, praticandola in carrozzina: infatti in piedi è possibile studiare meglio l’avversario e poi decidere di avanzare e colpire, mentre in carrozzina si è fermi e senza aver tempo di studiare nessuno, quindi «devi riuscire a massacrare l’avversario il più in fretta possibile»! Un vero e proprio “carro armato”, la definiscono.
Dalla storia di Bebe è nata l’Associazione Art4Sport ONLUS che si occupa di rendere lo sport una terapia ed è rivolta a tutti coloro che hanno subito delle amputazioni. Perché «anche per i bambini protesizzati c’è la possibilità di intraprendere uno sport e noi li aiutiamo economicamente e li supportiamo a livello pratico/organizzativo per permettere loro di giocare e divertirsi quotidianamente», chiarisce la mamma di Bebe. Il messaggio di Bebe rivolto ai bimbi è chiaro: forza, energia e coraggio per abbattere paure e pregiudizi; e nel frattempo si prepara per i Giochi di Rio 2016 più entusiasta che mai!
Il modello Giocampus si basa proprio su questi principi e grazie al costante lavoro di una grande Alleanza Educativa sono stati raggiunti ottimi risultati. Sono tantissime le persone che vi lavorano: laureati in Scienze Motorie, istruttori federali, esperti specifici nell’educazione (per esempio i “maestri del gusto” che si occupano dei laboratori alimentari attraverso il gioco). «Per tutti c’è un lungo percorso di formazione e aggiornamento che viene fatto durante l’anno perché puntiamo molto sulla qualità», ammette Stefano Rossetti. Ma la principale novità per questa stagione 2015 è un’allargamento particolare anche al mondo dei più piccini. Al Giocampus infatti vengono accolti i bambini dai 5 ai 14 anni, ma con degli spazi e delle attività specifiche in base alla propria età. Il gruppo dei Leopardi, quello dei Gatti, delle Giraffe… e tanti altri ancora sono i gruppi che caratterizzano il Giocampus: i più piccoli svolgono maggiori attività laboratoriali e giochi di movimento, rispetto alle numerose attività sportive che riguardano soprattutto i più grandicelli!
Non resta che dire… in bocca al lupo a Bebe e al Giocampus per questa nuova stagione!
Info: 0521.905568 – segreteria@giocampus.it
Daniela Lella
bambinibimbiCentri estivichildrendivertimentoestateGiocampuskidslaboratoriParmaSportsummer
Lascia un commento