Aiuto…si è rotto un dentino! Cosa fare? I consigli del dentista pediatrico

Aiuto…si è rotto un dentino! Cosa fare? I consigli del dentista pediatrico

Non farsi prendere dal panico, rivolgersi al dentista pediatrico per valutare il trauma e avere in breve tempo una diagnosi corretta. Cosa dice l’esperto, la dottoressa Federica Palmia


Basta una caduta, anche banale, ed ecco che il dente cade, oppure si spezza e si annerisce, con grande spavento di adulti e bambino. Fortunatamente non sempre un trauma dentale si risolve in un danno permanente, ma è sempre necessaria una visita specialistica e un’attenta osservazione nel tempo, perchè a volte gli esiti di un colpo su un dente possono presentarsi tardivamente.
Cosa fare se il vostro bambino si rompe un dente? È innanzitutto necessario non farsi prendere dal panico, tranquillizzarlo e valutare il tipo di dente coinvolto: se è da latte o se si tratta di un dente permanente, situazione quest’ultima in cui è indicato cercare il dente o frammenti di esso e nel caso immergerlo nella soluzione fisiologica o nel latte. È necessario rivolgersi il prima possibile ad un dentista pediatricoBisogna infatti avere idee molto chiare riguardo alla gestione dei traumi e spesso solo lo specialista infantile è in grado di affrontare questo argomento, con le giuste competenze per fare una corretta diagnosi, trattare in modo differente i vari tipi di trauma e approcciare il paziente con le dovute maniere. Ricordiamoci che il fattore tempo è fondamentale, in quanto la prognosi dei traumi dentali dipende appunto dal tempo che intercorre tra il trauma e l’inizio del trattamento. Diversi studi hanno evidenziato come un dente avulso e reimpiantato entro 5 minuti, abbia come esito la guarigione. Spesso nel nostro studio, quando vediamo bambini con una dentatura maggiormente predisposta ai traumi rispetto ad altri, spieghiamo ai genitori come reimpiantare il dente loro stessi nel caso dovesse esserci bisogno e così non si troveranno spiazzati nel momento del trauma e potranno chiamarci per essere ulteriormente guidati e rassicurati prima di arrivare in studio.

Il percorso diagnostico e terapeutico inizierà con la valutazione dell’entità del trauma, l’esecuzione di esami radiografici e test di vitalità, poi il trauma sarà affrontato secondo uno specifico protocollo, in modo tale che il bambino riceva un trattamento corretto e i genitori vengano informati sulle conseguenze che si possono manifestare in seguito al trauma e sull’importanza di fissare un calendario di appuntamenti di controllo nel tempo. Nel nostro studio troverete le giuste competenze mediche e di sostegno psicologico per accogliere i vostri bambini.

RIGUARDO ALLA PREVENZIONE
Per i ragazzi che praticano sport è sicuramente importante indossare protezioni durante l’attività, tipo paradenti, caschi e maschere facciali. Per i più piccini invece, una limitazione nell’uso del ciuccio può essere d’aiuto: un utilizzo eccessivo può provocare incisivi sporgenti, più soggetti a traumi durante le cadute, così come un anello esterno al ciuccio rigido, può lesionare tessuti molli e denti durante un urto. Nella prima infanzia inoltre, l’inizio della deambulazione rappresenta il momento più frequente per il verificarsi di traumi dentali a causa della maggiore tendenza a cadere.

A cura della dottoressa Federica Palmia

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